“Non solo, ma ci gloriamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce pazienza, la pazienza, esperienza, e l’esperienza, speranza. Or la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato” Romani 5:3-5
Gioia e soffrire insieme, in un primo momento sembrerebbe qualcosa di inverosimile quasi una nota stonata, immaginate di gioire della vostra sofferenza? addirittura nel verso si parla di vantarsi delle afflizioni come si può gioire nelle afflizioni e vantarsi si esse?
In Giacomo 1:2 leggiamo perfino “Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate”
In realtà la spiegazione attraverso un attitudine di umiltà e attraverso la guida dello S. Santo può risultare più semplce di quanto non possa sembrare.
Cosa è l’afflizione, è qualcosa che ci modella ci rende pazienti, ci porta a maturare determinate esperienze, infatti è proprio in questi momenti molto delicati e particolari che Dio modella il nostro carattere, così come il suo amore e la sua grazia verso di noi si manifestano con grande potenza. Solo quando apriamo i nostri cuori a Lui saremo in grado di cogliere quello che vuole dire al nostro cuore per renderlo veramente gioioso!
Sì, dirai ma io sto soffrendo? Non posso essere felice in questo momento?, bene sappi che sei la persona giusta, se stai leggendo certamente la tua sofferenza per Dio non è qualcosa che lo rende indifferente, la tua solitudine, la tua salute, la tua famiglia i tuoi problemi economici ect. Ogni sfaccettature della tua pena può darti lo spunto per formare il tuo carattere secondo il volere di Dio! e Dio è sempre pronto a fornirti una soluzione! Cerchiamo di riflettere:
Non è forse attraverso la nostra sofferenza che ci umiliamo davanti a Dio?, in questa situazione di umiltà preghiamo di più, saremo certamente più malleabili per Dio e certamente ci faremo modellare come l’argilla nelle mani del vasaio per essere sempre di più simili a Gesù Cristo, colui che si è fatto carico di ogni nostra pena e sofferenza.
Molte volte, se non passiamo attraverso determinate prove o sofferenze, non ci predisponiamo per un vero cambiamento verso Dio e verso noi stessi.
Nella Scrittura possiamo distinguere chiaramente come Dio abbia a cuore la nostra felicità. All’opposto sembra, esaminando il nostro modo di essere che siamo noi a non volerla…. Molte volte perché non accettiamo il minimo sacrificio, non abbiamo la giusta arrendevolezza e rendiamo la nostra vista corta verso le cose che Dio ci prepara per noi, affinché siamo nella gioia.
Immaginatevi in una barca in mezzo alla tempesta e di essere voi stessi su quella barca: provereste mai gioia? Eppure quanto grande sarà la gioia quando Dio acquieterà la tempesta e vi riporterà al sicuro. La gioia però non sarà solo quella di essere salvi, ma sarà anche quella di aver visto la mano di Dio operare in noi per modellarci durante la prova.
La sofferenza il dolore, la prova ci aiutano a capire che siamo impotenti e indifesi da soli. Ma con Dio e con la sua forza, siamo in grado di superare le difficoltà, come sta scritto nel Salmo 34:18 che dice: “Il Signore è vicino al cuore rotto e salva gli spiriti affranti.”
Il Signore non ha promesso sempre il sole, ma neanche sempre la tempesta con la gioia che il Signore ci concede possiamo superare ogni cosa “Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica”! Fil 4:13
Senza il Signore che ci dona le forse, durante e dopo la tempesta, si cadrebbe nella disperazione; quando ci si sofferma ci si rende conto che questo con lui non succede perché lui è la nostra ancora di salvezza la nostra gioia vera!
Riprendendo l’esempio della barca ci ricordiamo che Gesù era nella barca coi discepoli durante la tempesta, ma nessun discepolo gioiva pur sapendo che Gesù era con loro. Questo accade spesso perché quando siamo in difficoltà non vediamo più con chiarezza. Dio ci aiuti a vivere serenamente nella tempesta ripensando a quelle già vissute per esperienza e gioire, e quindi incoraggiare ad avere speranza a quanti invece la stanno vivendo. Tramite la sofferenza esse ci relazioniamo con le altre persone che stanno attraversando esperienze simili, e quindi ci identifichiamo e proviamo compassione. Mediante le sofferenze aumentiamo la nostra capacità di amare gli altri
“perché l’amore di Dio è stato seminato nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato.”
SM / SD / DA / AP