Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno.
Lettera ai Romani 8:28 NR06
Dio, essendo onnisciente, possiede la verità assoluta (o universale); mentre l’uomo, essendo limitato, possiede la verità relativa-soggettiva (basata su percezioni e opinioni personali) e la verità relativa-oggettiva (limitata e circoscritta al proprio ambito). Essendo dotato di ragione, l’uomo ha facoltà di conoscere, ma in modo limitato. Le sue affermazioni rimangono nell’ambito delle supposizioni finchè non costringe la natura a rispondere alle sue domande secondo un disegno prestabilito, un metodo d’indagine scientifica che si conclude con una legge necessaria. Tuttavia, questa legge non assume valore di verità assoluta perché proviene da esperienze fisiche sempre particolari e mai generali; inoltre, presenta sempre delle incertezze e può essere migliorata in un processo all’infinito. Così, la verità diventa sempre più oggettiva e più vicina (asintoticamente) all’unica verità assoluta, che comunque l’uomo non riesce a raggiungere con le sue capacità. E’ proprio il moderno progresso tecnico-scientifico a dimostrare che il livello di affidabilità delle più complesse costruzioni tecniche aumenta costantemente. Non esistono limiti a questo perfezionamento indissolubilmente legato alla conoscenza scientifica. Ciò che caratterizza una teoria scientifica è la sua capacità di prevedere i fenomeni futuri e la possibilità di essere smentita da un’osservazione che la confuti. Al contrario, una teoria non scientifica è inconfutabile per l’impossibilità di una verifica sperimentale delle sue affermazioni ed equivale ad un dogma metafisico. Ovviamente il metodo scientifico, per sua stessa natura, non può indagare la realtà metafisica. Tuttavia, questa realtà ha esercitato una funzione propulsiva nei confronti della scienza. Infatti, la ricerca empirica risulta impossibile senza idee metafisiche generali (come per esempio l’idea dell’ordine dell’universo). E’ noto a tutti che idee metafisiche (come per esempio l’atomismo) si sono poi trasformate in importanti dottrine scientifiche.
La verità assoluta, da qualunque fonte (propria o impropria) provenga, esige necessariamente “fede”, perché il metodo d’indagine scientifica è inadeguato a verificarla, essendo basato solo su dati strumentali misurabili.
La verità relativa-soggettiva non è scientifica, proviene dall’uomo ed è razionalmente criticabile e discutibile.
La verità relativa-oggettiva proviene dall’uomo e non richiede “fede”, perché scientificamente verificabile entro certi limiti.
ESEMPI DI VERITA’ ASSOLUTA:
FONTE PROPRIA (DIO): “Nel principio Dio creò…” (Genesi 1:1).
FONTE IMPROPRIA (L’uomo): “Dio non esiste.”
E’ saggio credere alla prima affermazione per la coerenza con la sua fonte (Dio possiede la verità assoluta).
E’ da stolti credere alla seconda affermazione per l’incoerenza con la sua fonte (L’uomo non possiede la verità assoluta ! ).
ESEMPIO DI VERITA’ RELATIVA-SOGGETTIVA:
FONTE PROPRIA (L’uomo): “Giulio Cesare non è un personaggio storico.”
Questa affermazione è un’opinione personale razionalmente criticabile e discutibile.
ESEMPIO DI VERITA’ RELATIVA-OGGETTIVA:
FONTE PROPRIA (L’uomo): “L’allungamento di una molla è direttamente proporzionale alla forza applicata”.
Questa affermazione non richiede “fede” perché scientificamente verificabile entro certi limiti.
Anche la fede deve essere conferita con razionalità, considerando LA FONTE da cui proviene la verità assoluta. L’uomo (FONTE IMPROPRIA DI VERITA’ ASSOLUTA) che afferma ciò che non gli compete si allontana dalla verità e procede inesorabilmente sulla via del regresso.
E’ ingenuo credere nell’infallibilità della scienza umana e che sia possibile individuare scientificamente le strutture ultime dell’intera realtà (fisica e metafisica).
Fr. Enzo Pisciotta