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La Santa Cena

La Santa Cena

Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo ruppe e lo diede ai suoi discepoli dicendo: ‘Prendete, mangiate, questo è il mio corpo’. Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro dicendo: ’Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati’


Vangelo di Matteo 26:26-28

Il rito della Santa Cena, o Cena del Signore, è stato istituito da Gesù, personalmente, poco prima della crocifissione e tutti e quattro i Vangeli lo descrivono.

Il pane e il vino sono simboli del corpo che Cristo ha offerto sulla croce e del sangue (Vita) che Egli ha versato per espiare (Libro dei Numeri 28:22; Lettera agli Ebrei 2:17), purificare (Libro della Genesi 35:1-4; Lettera agli Ebrei 9:14; Prima lettera di Giovanni 1:7), vivificare (Vangelo di Giovanni 5:21; Lettera di Paolo agli Efesini 2:1,5) per chiunque creda in Lui.

La Santa Cena viene celebrata in memoria di questi fatti reali compiuti da Cristo a beneficio dei credenti (Vangelo di Luca 22:19; Prima lettera di Paolo ai Corinzi 11:23-25).

La Santa Cena è anche un promemoria dell’imminente ritorno di Gesù Cristo nel mondo e dell’evangelizzazione che nel frattempo deve essere svolta (Prima lettera di Paolo ai Corinzi 11:26; Vangelo di Matteo 24:14).

Nella comunione dei fedeli va ravvisato il Corpo di Cristo (la Chiesa), verso il quale va attuato l’amore, abolendo ogni egoismo e ogni individualismo (Prima lettera di Paolo ai Corinzi 11:20-22,27; Vangelo di Giovanni 17:20-23).

Approfondimento

Differenze tra la Santa Cena e l’Eucaristia
Il rito della Chiesa Cattolica, della Chiesa Ortodossa, delle Comunità Anglicane di tradizione anglo-cattolica e di alcune Comunità Luterane in cui si celebra l’Eucaristia, si chiama “Celebrazione Eucaristica” o “Santa Messa”. Il termine “messa”, deriva dalla parola latina “missa” che viene pronunciata dal sacerdote nel rito in latino, quando congeda i fedeli dicendo: “Ite missa est”. Tradotta letteralmente significa “Andate, [l’offerta] è stata mandata” e si può riferire all’offerta sacrificale inviata a Dio oppure all’eucaristia inviata ai malati e agli assenti, secondo l’uso della Chiesa antica. Altri interpretano: “Andate, [l’assemblea] è stata congedata”.
Secondo le Chiese sopra citate, l’Eucaristia è l’azione sacrificale durante la quale il sacerdote offre il pane e il vino a Dio, che, per opera dello Spirito Santo, diventerebbero realmente il corpo e il sangue di Cristo, lo stesso corpo e lo stesso sangue offerti da Gesù sulla croce. L’altare è la croce sul quale in ogni messa si avvera lo stesso e identico sacrificio (in questo caso incruento) della stessa vittima: l’agnello pasquale, cioè Gesù. Con la distribuzione della Comunione, in cui sono presenti il corpo, il sangue, l’anima e la divinità di Gesù (transustanziazione), i fedeli entrano in comunione con Dio e pregustano i suoi beni, chiedono espiazione dei propri peccati, implorano la benedizione di Dio e chiedono il suffragio per le anime dei defunti.
I cristiani protestanti ed evangelici, che – secondo l’insegnamento della Parola di Dio – non credono che la messa sia il rendersi presente del sacrificio della croce, e non credono nella transustanziazione, usano chiamarla col nome di “Santa Cena” o “Cena del Signore”.
Riassumendo, la messa rappresenta il rinnovamento quotidiano del sacrificio della croce. La Bibbia sostiene invece che “… Cristo non è entrato in un luogo santissimo fatto da mano d’uomo… ma nel cielo… non per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote… In questo caso, egli avrebbe dovuto soffrire più volte dalla creazione del mondo; ma ora, una volta sola, alla fine dei secoli, è stato manifestato per annullare il peccato con il suo sacrificio” (Lettera agli Ebrei 9:24-26).
Tratto e adattato da Wikipedia

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